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Per contatto pelle a pelle si intende la pratica che segue il parto, quando il bambino una volta asciugato viene posizionato nudo sull’addome materno. Questa pratica non riguarda solo il parto spontaneo infatti viene raccomandato anche nel caso di taglio cesareo e se non è possibile farlo con la madre, nell’attesa che il personale si prende cura di lei, il contatto pelle a pelle viene proposto al padre.

I benefici sono molteplici, diversi studi hanno dimostrato che favorisce l’attaccamento madre-bambino, l’allattamento al seno e l’adattamento alla vita extrauterina. In particolare i tre benefici riscontrati sono:

  1. regolazione della temperatura corporea
  2. stabilizzazione della glicemia e frequenza cardiaca
  3. produzione di ossitocina

Questo è possibile perché la pelle è un organo molto complesso ed estremamente importante che rappresenta il confine e il punto di contatto tra l’io e l’altro. Il contatto pelle a pelle ricrea le condizioni in cui si trovava il feto durante la gestazione, riduce i livelli degli ormoni dello stress e favorisce la percezione di essere accolto e protetto.

Il pelle a pelle non riguarda solo nascita, ma è una pratica i cui benefici sono garantiti anche dopo. Può essere utile per il lattante quando ha momenti di pianto inconsolabile, dolore per la dentizione o malattie.

Recenti studi pubblicati sul Nature Human Behaviour hanno descritto come il contatto pelle a pelle anche negli adulti apporta benefici significativi come la riduzione del dolore, della depressione e dell’ansia. Non è descritta una distinzione di risultati in base alla tecnica, la differenza la fa la frequenza con cui avviene il contatto, che sia un abbraccio o un massaggio più viene ripetuto e più benefici determina.

Un abbraccio
Dr.ssa Martina Lupparelli | Ostetrica di comunità

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