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Il 28 Giugno è la giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza, un momento importante per accendere l’attenzione degli specialisti e della popolazione su una problematica che colpisce almeno 5 milioni di persone in Italia, di cui 3 su 5 sono donne.

L’incontinenza urinaria ha diverse forme e gradi di severità, può andare dalla perdite di alcune gocce di pipì quando si fa uno sforzo come tossire o saltare, allo svuotamento completo e involontario della vescica.

Può colpire donne di tutte le età con un picco maggiore dopo i 50 anni, alcuni fattori di rischio sono l’obesità, il fumo, la stitichezza, le gravidanze, sport agonistici, la menopausa.

La perdita di pipì non è MAI normale, bisogna indagare con lo specialista adatto cioè l’urologo le cause e impostare una terapia personalizzata adeguata.

Purtroppo ancora tanti medici e pazienti non hanno la consapevolezza della problematica e si stima che una persona incontinente spenda in un anno tra gli 800-1200 euro per dispositivi assorbenti.

Come si cura l’incontinenza?

L’incontinenza può avere diverse cause che vanno indagate con lo specialista, possono essere patologie sistemiche, disfunzioni della vescica o del pavimento pelvico, per questo è necessario un piano terapeutico multidisciplinare.

La chirurgia rappresenta una terapia da valutare in seconda battuta dopo il fallimento delle terapie conservative, le tecniche sono sempre più all’avanguardia e mini-invasive, ma non sono esenti dai rischi chirurgici considerando anche la delicatezza degli organi interessati.

La riabilitazione del pavimento pelvico gioca un ruolo fondamentale, tanto che il 70% delle donne a cui era stato consigliato l’intervento chirurgico ed ha intrapreso un trattamento riabilitativo prima, ha poi rinunciato alla sala operatoria.

Il trattamento conservativo consiste in:

  • terapia farmacologica
  • terapia comportamentale
  • rieducazione e riabilitazione della muscolatura pelvica
  • utilizzo di biofeedback, elettrostimolazione e pessario

Lo scopo della terapia riabilitativa è quello di:

  • prevenire l’incontinenza se eseguita dopo una gravidanza
  • migliorare la qualità della vita delle donne che soffre di incontinenza, in quanto spesso il senso di vergogna e il disagio le porta a modificare le abitudine e ne limita la libertà
  • migliorare e mantenere gli esiti dell’intervento chirurgico

Diverse sono le iniziative in tutta Italia per questa giornata, io per questa occasione ho deciso di:

applicare uno sconto del 28% alla prima valutazione del pavimento pelvico per le donne che prenotano entro il 28 Giugno 2024.

Prenditi cura della tua salute intima partendo dalle fondamenta, ti aspetto nel mio studio per farlo insieme!

Dr.ssa Martina Lupparelli | Ostetrica di Comunità

Riabilitazione del Pavimento Pelvico Foligno

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