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Questa è una storia comune, purtroppo più di quanto si pensi, le ragazze che vedo in ambulatorio entrano con occhi che scrutano, un pacco di esami e hanno fretta di raccontare la loro storia, quasi avessero paura di non essere ascoltate.

Il colloquio non dura mai meno di mezz’ora, a volte anche se i sintomi sono comparsi da pochi mesi le visite e gli esami sono tanti e tutti da spulciare, non sono un medico non posso fare diagnosi, ma sono un’ostetrica posso ascoltare e loro hanno tanto da raccontare.

Ogni storia è a sé, ma alcune sono simili: candida ricorrente, dolore ai rapporti, bruciore all’ingresso, dopo una forte cistite, antibiotico, tamponi vaginali, in questa posizione migliora… poi osservo, valuto il pavimento pelvico, lo tratto se necessario, posso avanzare delle ipotesi, dare consigli e inviarle alla visita specialistica per la conferma della diagnosi.

Le donne che vedo non sono pazze, sono esauste perché il dolore che provano esiste ma è difficile trovare qualcuno che le ascolti, per questo quando arrivano da me le invio alla ginecologa di fiducia, dista almeno 2 ore dal mio ambulatorio, ma almeno sono sicura che potrà iniziare il percorso di cura multidisciplinare adeguato.

Nel sito dell’Associazione Italiana Vulvodinia puoi trovare la ginecologa / il ginecologo esperto più vicino a te.

Dr.ssa Martina Lupparelli | Ostetrica di Comunità


Riabilitazione Pavimento Pelvico

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