Il liquido amniotico è contenuto nel sacco amniotico e avvolge il bambino dentro l’utero, proteggendolo e permettendogli di muoversi durante tutta la gravidanza, di norma è chiaro come l’acqua e con un odore caratteristico.
Durante la gravidanza può succedere che avvenga la rottura del sacco per diverse cause e la perdita di liquido rappresenta un rischio importante per il bambino di infezione e parto prematuro, per questo è importante monitorare le perdite vaginali durante la gravidanza.
A complicare questa valutazione ci sono però due caratteristiche para/fisiologiche della gravidanza, la prima è l’aumento delle perdite vaginali (leucorrea) soprattutto a termine di gravidanza, la seconda la perdita involontaria di pipì.
L’incontinenza in gravidanza è una condizione frequente e da valutare, può comparire già al primi trimestre ma è più frequente che perdite di pipì avvengono avvicinandosi al termine, questo perché le modificazioni anatomiche e ormonali influenzano sulla statica degli organi pelvici e sulla lassità dei muscoli e legamenti del pavimento pelvico.
Come distinguere la pipì dal liquido amniotico?
Per capire se le perdite sono di pipì o di liquido bisogna prima di tutto valutare le caratteristiche di colore e odore, se ancora si hanno dubbi può essere utile utilizzare un panno di cotone da applicare sui genitali e valutare dopo qualche ora se la perdita è continua o no, in ogni caso se il dubbio persiste bisogno contattare il/la proprio/a ginecologo/a o andare al pronto soccorso ostetrico per una valutazione.
Se le perdite sono di pipì è opportuno fare una valutazione del pavimento pelvico con terapista esperto in riabilitazione del pavimento pelvico, per cercare di limitare la sintomatologia e impostare un lavoro personalizzato di esercizi.
Dr.ssa Martina Lupparelli | Ostetrica di Comunità
Riabilitazione del pavimento pelvico Foligno