La prima diagnosi di vulvodinia, confermata dallo speciailista, l’ho fatta a Dicembre 2022. Ginevra (nome di fantasia) 23 anni aveva sofferto di candidosi ricorrenti da piccola, poi ha iniziato ad avere rapporti sessuali con il suo prima fidanzato, sempre dolorosi. Anni di viste, esami e terapie che non hanno portato mai alla risoluzione dei sintomi.
“Ciao Martina, ho appena fatto la visita qui a Milano e hanno confermato la diagnosi…Io ti ringrazio ancora tantissimo per questa diagnosi un po’ sofferta in questi anni…“
In media gli anni di ritardo diagnostico, ad oggi sono 4.5,
il numero di specialisti che una donna consulta sono almeno 3 prima di ricevere una diagnosi,
eppure 1 donna su 7 è colpita da questa patologia.
Quali sono i sintomi? Cistite o candide ricorrenti, dolore durante i rapporti, fastidi uretrali. La vulvodinia ha diverse facce e si può manifestare come bruciore, prurito, dolore tipo spilli… in ogni caso dolore.
Il principale disagio riportato da molte donne affette da vulvodinia è la sensazione di non essere state credute dai medici riguardo al loro dolore.
Se ti sembra che il tuo dolore non venga ascoltato, non smettere di gridarlo, cerca lo specialista che ha gli strumenti per ascoltarlo. Per maggior informazioni consulta il sito dell’Associazione Italiana Vulvodinia.
Qui trovi gli specialisti più vicini a te.
Dr.ssa Martina Lupparelli | Ostetrica di Comunità